storie di un'italiana a Varanasi

martedì 19 marzo 2013

Pigrizia

Oggi è martedì 19 marzo e da quando sono arrivata (domenica pomeriggio) vado buttandomi da un letto a un divano a una stuoia senza ancora riuscire a connettere. Ma pare qui sia normale, mi assicurano altre viaggiatrici. Ci vuole un po'. Il caldo diurno (la mattina ci vuole un golf...), il jet lag, l'indolenza con cui tutti i locali si trascinano sciabattando, l'impegno mattutino di 4 ore con i due insegnanti di lingua hindi...
Tutto concorre a creare uno stato di spossatezza per niente sgradevole. Mi domando come facciano i turisti del mordi e fuggi. Forse vedranno più cose, più cose "ufficiali" intendo, ma lasciarsi prendere dai tempi morti non è affatto male, soprattutto per una persona pigra come me, anche al altre latitudini.
In ogni caso agitarsi troppo parrebbe di cattivo gusto qui, come in tutta l'India del resto.

Dopo due giornate di lezioni di hindi posso dire che: 1) l'alfabeto devanagari per me rimane un'incognita, salvo le vocali, le prime consonanti mi distruggono le sinapsi. Riconosco bene tutte le vocali, ormai quelle sono ok, ma per il resto...  2) da subito, da ieri, il secondo prof ha fatto sì che parlassi, rispondessi alle sue domande e leggessi e traducessi i testi delle prime due lezioni e a me è parso un miracolo.
Sentirmi parlare in una lingua così diversa e capire quello che mi diceva, non so... mi sono quasi commossa. A volte mi sento estraniata, come stamattina, e se per un attimo mi deconcentro penso oddio, ma che significa, che stiamo dicendo, che dico?!
E' una specie di gioco di abilità, di puzzle, di settimana enigmistica, questo mi sembra imparare l'hindi.

Ora vi lascio, per tornare a oziare in terrazza, c'è un bel vento caldo e anche scrivere o leggere costa fatica.
Appena il calore diventa appena sopportabile, esco in cerca di una libreria per un manuale di lingua ormai diventato urgente.

3 commenti:

  1. Insomma, come se fossi a casa, ozio magnà e beve.

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  2. Vedo che stai bene. Un saluto veloce che sto scappando .... i treni ...croce e delizia...
    Ci sentiamo domani.
    Alberto

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  3. ma che stai a fa ? mandami un kilo di caldo atroce che calmi il freddo stronzo di questi giorni

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